Amazon ha raggiunto un accordo storico da 2,5 miliardi di dollari con la Federal Trade Commission americana per risolvere le accuse di pratiche ingannevoli legate agli abbonamenti Prime. Il gigante dell'e-commerce è accusato di aver indotto milioni di clienti a iscriversi involontariamente al servizio e di aver reso difficoltosa la cancellazione.
La società di Seattle pagherà un miliardo di dollari in sanzioni civili, rappresentando la multa più alta nella storia della FTC. Altri 1,5 miliardi di dollari saranno destinati ai consumatori che sono stati iscritti involontariamente a Prime o scoraggiati dal cancellare i loro abbonamenti.
Come riporta Il Corriere, l'accordo è arrivato come una sorpresa pochi giorni dopo l'inizio del processo a Seattle. La Federal Trade Commission aveva fatto causa ad Amazon due anni fa, accusando la società di oltre un decennio di violazioni legali.
Clienti interessati e rimborsi
I clienti Prime idonei al rimborso includono coloro che potrebbero essersi iscritti tramite il «Single Page Checkout» dell'azienda tra il 23 giugno 2019 e il 23 giugno 2025. Secondo Il Corriere, i clienti idonei riceveranno rimborsi di 51 dollari entro 90 giorni se soddisfano criteri di utilizzo minimo dei benefici Prime.
Il Fatto Quotidiano riporta che Prime genera oltre 12 miliardi di dollari di ricavi con più di 200 milioni di abbonati e una crescita del 12 per cento. Il servizio rappresenta una componente centrale del modello di business di Amazon.
Violazioni e comunicazioni interne
Amazon ha violato il Restore Online Shoppers' Confidence Act, una legge del 2010 progettata per garantire che le persone sappiano esattamente a cosa si riferiscono gli addebiti online. Come segnala Il Fatto Quotidiano, le comunicazioni interne di Amazon mostravano la consapevolezza dei problemi, con dipendenti che definivano la gestione degli abbonamenti «un mondo un po' losco».
La società non ha ammesso alcuna colpa nell'accordo. L'intesa fa parte di una più ampia regolamentazione del settore tecnologico sotto l'amministrazione Biden, con la FTC che intensifica l'applicazione delle leggi sulla protezione dei consumatori.
Fonti utilizzate: "Ansa", "Il Corriere", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.