Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha imposto uno stop di tre mesi alle trasferte per i tifosi di Pisa e Verona. La maxisanzione colpisce entrambe le tifoserie in egual misura dopo gli scontri violenti di via Piave del 18 ottobre scorso.
La misura entra in vigore già venerdì 24 ottobre, in occasione della trasferta del Pisa a San Siro contro il Milan. Circa 4.000 tifosi nerazzurri avevano già acquistato i biglietti per la partita, con il settore ospiti completamente sold out.
Gli scontri e gli arresti
I violenti scontri sono avvenuti alle 11:30 del 18 ottobre, coinvolgendo circa 200 ultras del Verona e decine di tifosi pisani. Secondo Ansa, le forze dell'ordine hanno sequestrato armi di vario tipo: coltelli, taglierini, tubi di plastica, bastoni, aste con cemento, passamontagna e fibbie.
Come riporta La Repubblica, i 200 ultras veronesi sono arrivati senza scorta di polizia, contribuendo al breakdown della sicurezza. Cinque tifosi del Verona sono stati arrestati lunedì 20 ottobre con mandati di arresto differito.
Le conseguenze estese
Il divieto durerà fino alla fine di gennaio 2026, impedendo ai tifosi nerazzurri di seguire la squadra in numerose trasferte. Le partite colpite includono quelle contro Torino, Sassuolo, Lecce, Cagliari, Genoa e Udinese, oltre alle gare milanesi contro Milan e Inter.
La decisione è arrivata dopo che l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive aveva sospeso il giudizio "al fine di approfondire l'analisi dei rischi connessi alle gare". Il provvedimento rappresenta una delle sanzioni più severe mai imposte nel calcio italiano, colpendo duramente entrambe le tifoserie coinvolte negli incidenti.
Fonti utilizzate: "AGI", "Ansa", "La Repubblica", "La Nazione", "Corriere dello Sport", "Gazzetta"
Nota: Questo articolo è stato creato con intelligenza artificiale (IA).