Gaza accende speranza - Mattarella: ora tocca all'Ucraina

upday.com 4 godzin temu
La bandiera dell'Unione Europea simboleggia i valori di pace e cooperazione democratica citati da Mattarella (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Il presidente Sergio Mattarella ha lanciato un forte appello contro il nazionalismo durante l'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio "costruire la pace". Il capo dello Stato ha collegato la critica ai nazionalismi contemporanei con l'auspicio che la pace si diffonda da Gaza all'Ucraina.

«Il nazionalismo da opporre ad altri nazionalismi nasce, in fondo, dal considerare gli altri popoli come nemici, se non come presenze abusive o addirittura inferiori per affermare con la prepotenza e, sovente, con la violenza, pretese di dominio», ha dichiarato Mattarella. Il presidente ha ricordato come per un trentennio dopo la Guerra Fredda tutto sembrava «avviato ad essere archiviato nel passato».

Il dialogo Reagan-Gorbaciov e l'apertura all'interdipendenza globale sembravano aprire un'era di pacificazione. Oggi invece «ci confrontiamo con uno scenario molto diverso, anche in Europa», ha aggiunto il presidente, sottolineando come «il tema della forza pretende nuovamente di essere misura delle relazioni internazionali».

La costruzione europea contro la violenza

Mattarella ha sottolineato il ruolo fondamentale dell'Unione Europea nella costruzione della pace. «Abbiamo costruito, con l'Unione Europea, una condizione - sin qui realizzatasi tra i suoi membri - per cui le armi avrebbero taciuto per sempre», ha spiegato.

Questa condizione è nata «per volontà democratica dei suoi popoli liberi, non per imposizione imperiale o di uno dei dittatori, protagonisti di disumani esperimenti del secolo scorso». I valori europei hanno influenzato altre aree del mondo, avviando una globalizzazione dei diritti e colmando gradualmente il divario tra Nord e Sud.

La speranza da Gaza all'Ucraina

Il momento centrale dell'intervento ha riguardato il collegamento tra i conflitti attuali. «L'auspicio è che la "scintilla di speranza", come l'ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all'Ucraina», ha affermato Mattarella, riferendosi alle recenti aperture per un cessate il fuoco a Gaza.

In Ucraina «le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dall'aggressione russa non accennano a diminuire». Il presidente ha invocato una risposta comune basata su giustizia e legalità internazionale, principi «in cui si riconosce la Repubblica Italiana».

Come riporta Ansa, durante l'evento è emersa una discussione approfondita sul ruolo dei "costruttori di pace" rispetto ai "mantenitori di pace", evidenziando il contributo «inestimabile» di entrambe le figure. Il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayeb ha invitato ad alzare «la bandiera della pace, piuttosto che della vittoria».

Secondo Il Fatto Quotidiano, Mattarella ha criticato come comportamenti che sarebbero considerati "teppistici" a livello domestico vengano accettati come fatti politici nelle relazioni internazionali. L'analisi ha evidenziato come i costi della guerra siano «spesso percepiti come inferiori a quelli della pace» dai belligeranti, una percezione che ostacola i negoziati.

Fonti utilizzate: "AGI", "La Stampa", "Ansa", "Il Fatto Quotidiano", "Corriere"

Nota: Questo articolo è stato creato con intelligenza artificiale (IA).

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