Un mese dopo il cessate il fuoco a Gaza, le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie hanno fornito cibo a oltre un milione di persone. Contemporaneamente, l'esercito israeliano (IDF) ha arrestato diversi coloni in Cisgiordania per aver appiccato incendi a veicoli palestinesi, camion, una fabbrica e terreni agricoli nella zona di Beit Lid.
L'inviato delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Tom Fletcher ha riferito progressi significativi nella situazione umanitaria. «I centri di alimentazione sono stati riaperti e i servizi ospedalieri stanno curando un numero maggiore di pazienti», ha dichiarato. «Sono inoltre riprese le vaccinazioni fondamentali», ha aggiunto Fletcher.
L'impegno italiano
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha delineato il ruolo che l'Italia intende svolgere nella regione. «L'impegno italiano in Medio Oriente sarà importante, vedremo che tipo di impegno: può essere la formazione della polizia palestinese, può essere dare un contributo forte all'amministrazione civile», ha affermato Tajani rispondendo a una domanda dell'ANSA a margine della riunione ministeriale del G7.
Il ministro ha sottolineato la necessità di consolidare la tregua. «Dobbiamo far sì che si consolidi la tregua a Gaza e che arrivino tutti gli aiuti e i beni alimentari alla popolazione», ha dichiarato Tajani. L'Italia organizzerà la conferenza del Cairo e ha già deciso di investire 60 milioni di euro per la ricostruzione, con i primi 5 milioni inviati mesi fa.
«Il nostro inviato è stato in Giordania, a Ramallah, in Israele in Egitto e andrà presto negli Stati Uniti per far sì che l'Italia sia protagonista della fase della ricostruzione e della fase che deve essere quella della pace», ha concluso il ministro degli Esteri.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).










